Indice / Capitolo 2: Evidenza di Coerenza
I. Prove chiave (laboratorio): leggere elasticità e tensione in vuoto/quasi vuoto
Presentiamo esperimenti che sondano direttamente zone di vuoto variando solo frontiere, geometria o accoppiamenti — senza aggiungere materia — e che registrano risposte elastiche e di tensione.
- UHV: regione attiva in cavità/interstizio
- Casimir–Polder atomo–superficie (1993–): atomi freddi si avvicinano a superfici neutre in UHV; si scandiscono distanza e materiale. Gli spostamenti e gli shift di livello seguono curve calibrate.
Indica: gradiente di tensione scrivibile e rigidezza elastica effettiva; cambiare la frontiera riscrive la densità di modi e il potenziale di guida nel vuoto. - Purcell in QED di cavità (anni 1980–1990): emettitori quantistici in cavità ad alto Q; variando lunghezza/volume modale si regola, in modo reversibile, tasso e direzione di emissione (fattore di Purcell).
Indica: canali elastici ingegnerizzabili (finestra di coerenza, EFT); “frontiera = tensione effettiva” controlla consegna di energia e forza d’accoppiamento. - Scissione di Rabi in vuoto per singolo atomo (1992–): atomo e modo di cavità scambiano energia in modo reversibile in forte accoppiamento UHV; compaiono doppietti spettrali.
Indica: immagazzinare/rilasciare e basse perdite (Q elevato): la Mare conserva e restituisce energia modale con alta coerenza. - Sintonizzazione rapida delle frontiere in cavità alto-Q (anni 2000–): variazioni veloci di lunghezza/Q/accoppiamento spostano istantaneamente le autofrequenze e pilotano lo stoccaggio/rilascio.
Indica: topografia di tensione scrivibile e accordo elastico: variare la frontiera equivale a scrivere nel campo di tensione.
- Quasi vuoto (UHV/crio/alto Q): dispositivi presenti, lettura diretta
- Optomeccanica di cavità: molla ottica & retroazione quantistica (2011–): la pressione di radiazione accoppia risonatori micro/nano; il raffreddamento a banda laterale avvicina lo stato fondamentale. Rigidezza/smorzamento e frequenza/larghezza si regolano in modo reversibile; si misurano retroazione e limiti di coerenza.
Mostra: elasticità regolabile e basse perdite. - Vuoto compresso in interferometri chilometrici (2011–2019): stati squeezed iniettati in lunghi tubi di vuoto abbassano il pavimento di rumore quantistico e aumentano la sensibilità senza sorgenti aggiuntive.
Mostra: rimodellamento statistico della texture di tensione con programmabilità a basse perdite. - Molla ottica in UHV/crio: accoppiamento elastico pressione di radiazione–modo meccanico; rigidezza/smorzamento/larghezza sotto controllo, raffreddamento/riscaldamento reversibili.
Mostra: lettura elastica diretta. - Δf ↔ ΔT in cavità alto-Q (2000–2010): piccoli stress/derive termiche in quasi vuoto producono shift modali misurabili con calibrazione stabile Δf–ΔT.
Mostra: variazione di tensione → variazione di fase/frequenza.
Sintesi laboratorio.
- Elasticità: rigidezza effettiva; stoccaggio/rilascio modale; scambio reversibile.
- Tensione: la frontiera scrive il rilievo; il gradiente guida il percorso.
- Basse perdite/coerenza: Q alto, limiti di retroazione, abbassamento di rumore sostenuto.
Conclusione: la Mare di Energia è un mezzo elastico-di tensione calibrabile e programmabile.
II. Validazioni cosmiche: scalare la lettura elastico–tensionale
Verifichiamo se i “comandi” di laboratorio hanno omologhi nelle mappe del cielo e nei tempi di volo.
- Picchi acustici del CMB (WMAP 2003; Planck 2013/2018): armoniche multiple nitide, posizioni/amplitudini ben adattate.
Lettura: il plasma fotoni–barioni primordiale si comporta come fluido elastico sotto tensione con modi/risonanze misurabili.
Rimanda a: elasticità / stoccaggio / basse perdite. - Righello BAO (SDSS 2005; BOSS/eBOSS 2014–2021): scala ~150 Mpc ritrovata in più rilievi.
Lettura: i modi acustici elastici “congelano” in texture su larga scala, a specchio della “selezione/sopravvivenza modale” di laboratorio.
Rimanda a: stoccaggio / gradiente di tensione. - Velocità e dispersione delle onde gravitazionali (GW170817 + GRB 170817A, 2017): |v_g − c| minimo; dispersione/perdite trascurabili nella banda osservata.
Lettura: la Mare trasporta onde elastiche trasverse con alta rigidezza effettiva e basse perdite.
Rimanda a: elasticità / basse perdite. - Lente forte: distanza da ritardi e superfici di Fermat (H0LiCOW, 2017–): i ritardi tra immagini ricostruiscono superfici di potenziale di Fermat.
Lettura: costo di cammino ≈ ∫n_eff dℓ; il potenziale di tensione è il rilievo di guida.
Rimanda a: gradiente di tensione. - Ritardo di Shapiro (Cassini 2003): tempo extra vicino a pozzi profondi misurato con precisione.
Lettura: limiti locali e rilievo alzano insieme il “tempo ottico”, coerente con “tensione = terreno”.
Rimanda a: gradiente / elasticità. - Redshift gravitazionale/deriva degli orologi (Pound–Rebka 1959; GPS): frequenza/cadenza variano con la profondità del potenziale; uso ingegneristico quotidiano.
Lettura: il potenziale di tensione scandisce e accumula fase, in linea con deriva di frequenza e ritardo di gruppo di laboratorio.
Rimanda a: stoccaggio / gradiente di tensione.
Sintesi cosmica.
- Picchi acustici e BAO mostrano modi elastici risonanti e “congelabili”.
- Onde gravitazionali quasi senza dispersione e a basse perdite mostrano che la Mare supporta onde elastiche.
- Lensing, ritardi e redshift trasformano “tensione = rilievo” in percorsi e tempi misurabili.
Conclusione: su scala cosmica leggiamo la versione ampliata del mezzo elastico-di tensione visto in laboratorio.
III. Criteri e riscontri incrociati (come rafforzare la tesi)
- Mappare gli “stessi comandi”. Far corrispondere finestre di coerenza/soglie/texture tensionali del laboratorio a posizioni/larghezze dei picchi, distribuzioni dei ritardi e sub-struttura di lente, con fit adimensionali.
- Accoppiamento percorso–statistica. Sulla stessa linea di vista, un rilievo più profondo deve produrre code di ritardo più lunghe e fluttuazioni non termiche più forti/più ripide.
- Chiusura a bassa perdita. Confrontare la bassa dispersione/perdita delle onde gravitazionali con cavità optomeccaniche alto-Q/limitate da retroazione per saggiare l’“allineamento a bassa perdita”.
IV. In sintesi
- Lato laboratorio: in vuoto/quasi vuoto leggiamo direttamente elasticità (rigidezza effettiva, stoccaggio/rilascio modale, scambio reversibile) e tensione (la frontiera scrive il rilievo; il gradiente guida).
- Lato cosmo: risonanze/congelamento CMB/BAO, propagazione a bassa perdita delle onde gravitazionali e riscrittura di percorsi/tempi via lente/ritardo/redshift si allineano con la lettura di laboratorio.
Conclusione unificata: trattare la Mare di Energia come un mezzo continuo con elasticità e campo di tensione fornisce una catena di evidenze quantificabile e a riscontro incrociato — dalle cavità a vuoto alla rete cosmica. Insieme alla 2.1 (“il vuoto genera forza/luce/coppie”), costituisce la base solida del quadro Mare e Fili.
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Formato di attribuzione consigliato: Autore: “Guanglin Tu”; Opera: “Energy Filament Theory”; Fonte: energyfilament.org; Licenza: CC BY 4.0.
Prima pubblicazione: 2025-11-11|Versione attuale:v5.1
Link della licenza:https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/