IndiceCapitolo 3: universo macroscopico

I. Terminologia e perimetro

Inquadriamo la “bassa abbondanza di litio-7” nello scenario dei fili di energia (Energy Threads) e del mare di energia (Energy Sea). Nell’universo giovane, le particelle instabili generalizzate (GUP), durante la loro breve esistenza, concorrono a modellare una topografia di fondo che definiamo gravità tensoriale statistica (STG); quando si disgregano o si annichilano, i loro deboli pacchetti d’onda alimentano una tenue trama locale, il rumore tensoriale di fondo (TBN). D’ora in poi useremo solo le denominazioni italiane per queste tre espressioni. Faremo inoltre riferimento alla nucleosintesi primordiale del Big Bang (BBN) e alla radiazione cosmica di fondo (CMB); dopo questa prima occorrenza useremo unicamente le forme italiane.


II. Lacuna osservativa e difficoltà

Le atmosfere delle stelle antiche e povere di metalli (il plateau di Spite) mostrano in genere livelli di litio-7 inferiori alle previsioni della nucleosintesi primordiale del Big Bang. Il deficit è dell’ordine dell’unità, con variazioni legate a campioni e correzioni. Al tempo stesso, mantenendo la stessa cosmologia e le stesse reazioni nucleari, la frazione in massa dell’elio-4 e il rapporto deuterio/idrogeno risultano coerenti con i dati. Ridurre solo il litio-7 senza compromettere questi successi è quindi complesso. In particolare: 1) l’ipotesi della deplezione stellare deve spiegare un indebolimento diffuso e di ampiezza simile senza contraddire indicatori come litio-6 e ferro; 2) l’aggiornamento dei tassi nucleari, pur utile, difficilmente abbassa da solo il litio-7; 3) i modelli con iniezioni precoci di nuova fisica richiedono spettri, abbondanze e tempi di vita finemente regolati, evitando al contempo tensioni con il deuterio e con lo spettro della radiazione cosmica di fondo.


III. Meccanismo fisico (“doppia correzione”: ricalibrazione della tensione + iniezione di rumore di fondo)


IV. Parametri e vincoli (preservare ciò che già funziona)


V. Segnali verificabili e percorsi di controllo


VI. Rapporto con gli approcci principali

I modelli tradizionali centrati sull’iniezione di nuove particelle pongono su quel canale l’effetto dominante e perciò richiedono una fine messa a punto di spettri, tempi di vita e abbondanze. Qui, invece, la funzione principale spetta alla ricalibrazione della tensione (ritiming), mentre l’iniezione diventa un effetto secondario molto debole, con una sensibile riduzione della pressione parametrica. Una deplezione stellare moderata e tardiva non è esclusa, ma non è necessaria come spiegazione unica: al più rifinisce la doppia correzione. Il quadro rimane compatibile con il continuo miglioramento dei tassi nucleari: con compilazioni aggiornate, ammettere una ricalibrazione moderata più un ritocco selettivo basta a rimuovere l’“eccesso ostinato” di litio-7 senza compromettere gli altri successi.


VII. Analogia

Timer del forno + taglio di precisione. La ricalibrazione della tensione sposta appena il timer e con esso la finestra di crescita ideale. L’iniezione di rumore di fondo esegue un taglio rapido prima del servizio, appiattendo solo il picco in eccesso del litio-7. Il “dolce” — elio-4 e deuterio — resta invariato.


VIII. Sintesi


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Formato di attribuzione consigliato: Autore: “Guanglin Tu”; Opera: “Energy Filament Theory”; Fonte: energyfilament.org; Licenza: CC BY 4.0.

Prima pubblicazione: 2025-11-11|Versione attuale:v5.1
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